… di cui probabilmente non sapevi nemmeno avesse un nome.
Sto parlando esattamente dello Y2K, quel fenomeno estetico (o Internet aesthetic) che tanto andava di moda negli anni 90, fino ai primi anni 2000.
Il nome, fu coniato da David Eddy per etichettare quella che era la più grande paura del nuovo millennio: Il Millennium Bug (Y2K Bug), o il “Problema del 2000“, ma di questo argomento ne parleremo in un altro articolo.
Lo Y2K in questo caso, identifica un movimento estetico, artistico e retrofuturistico caratterizzato da uno stile metallico, con plastiche trasparenti colorate, strutture tondeggianti, una ossessione per lo cyberspazio e gli occhiali da sole praticamente onnipresenti.

Aspetti tecnologici
La tecnologia dell’epoca, specialmente quella a cavallo tra il 1997 e il 2004, grazie alla diffusione dei personal computer e di internet, i gadget elettronici come ad esempio i lettori cd portatili, i telefoni cellulari colorati e banalmente persino lo stile grafico grigio spartano, ma essenziale, di Windows 95/98 sono diventati la testimonianza di una era carica di ottimismo e forse, ingenuità, in cui il futuro sembrava essere alla portata di mano, o meglio, di un click.

La cultura di massa
Lo stile Y2K ha pesantemente influenzato anche la moda tipica degli anni 90/2000 con vestiti lucidi coloratissimi, make-up metallici e giacconi larghi con vistose bande riflettenti (vedi Spice Girls o i Bomfunk MC’s all’apice delle loro carriere)

Proprio i Bomfunk MC’s, con la famosissima Freestyler, hanno impersonato lo Y2K sia musicalmente che stilisticamente, ti viene proprio da dire “cavolo, sta roba fa proprio 1999”.
Inoltre ha dato vita a numerosi generi musicali come il nu-metal, la techno, la pop punk, la emocore e così via.

Per quanto riguarda i videogiochi, il primo esempio che mi viene in mente è senza dubbio MDK, P.O.D. Wipeout e buona parte dei titoli usciti tra il ’97 e il 2000. (Fortunato chi possedeva la mitica scheda video Voodoo 3Dfx)
Il cinema stesso ha cavalcato l’onda con esempi come Men in Black e Matrix ma anche Spy Kids.

In conclusione
I Millennial come me rivivranno senza dubbio questo stile estetico con una buona dose di nostalgia, ricordando con affetto (e qualche lacrimuccia) Napster, ICQ, le prime suonerie polifoniche dei cellulari, le gif dei vecchi siti internet e così via, così come la sua naturale evoluzione, ovvero il Frutiger Aero, ma questa, è un’altra storia.
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