Il presidente di Capcom, Haruhiro Tsujimoto, ha dichiarato in un’intervista che il prezzo elevato della PlayStation 5 rappresenta uno dei principali ostacoli alla crescita delle vendite di Monster Hunter Wilds. Un’affermazione che ha acceso il dibattito tra appassionati e analisti, soprattutto considerando l’enorme successo iniziale del titolo, capace di vendere oltre 8 milioni di copie nei primi tre giorni di uscita.

Un lancio record seguito da un crollo inatteso
Secondo i dati raccolti da VideoGamesChronicle, Monster Hunter Wilds ha raggiunto 10,5 milioni di copie vendute entro il 30 giugno 2025. Un risultato che, sulla carta, segna uno dei migliori debutti nella storia di Capcom. Tuttavia, lo slancio si è esaurito rapidamente: tra aprile e giugno, il titolo ha registrato appena 477.000 copie vendute, con un calo del 95% rispetto al lancio.
Tsujimoto ha spiegato che il costo di accesso al mondo PlayStation 5 è troppo alto per molti consumatori. In Giappone, la console costa circa ¥80.000 (pari a circa 540 dollari), ma includendo giochi e servizi si raggiunge facilmente la soglia dei ¥100.000 (circa 675 dollari). Una cifra che pesa soprattutto sui giovani giocatori.

Switch 2 come termine di paragone
Il presidente ha inoltre sottolineato il contrasto con l’accoglienza riservata alla Nintendo Switch 2, venduta a circa ¥49.980 (337 dollari). Nonostante una concorrenza agguerrita, la console ha registrato vendite superiori alle attese, segno che la sensibilità al prezzo è più decisiva che mai nel mercato attuale.
Non a caso, le community online hanno evidenziato come la barriera economica non riguardi solo il Giappone, ma anche altri mercati globali. Su Reddit r/gaming un utente ha commentato: “Se per giocare a Wilds devo spendere l’equivalente di uno stipendio settimanale, non stupisce che molti rinuncino”.
Oltre al prezzo, anche problemi tecnici
Il costo della console è un fattore, ma non l’unico. La versione PC di Monster Hunter Wilds ha sofferto fin dal lancio di problemi di performance e critiche sul bilanciamento. Su Steam le recensioni restano ancora oggi in larga parte negative, con valutazioni “Overwhelmingly Negative”. Questo ha contribuito a raffreddare l’entusiasmo, soprattutto nelle settimane successive al lancio.

La voce degli analisti
Secondo l’analista Mat Piscatella di Circana, citato da GamesRadar, i fallimenti di un lancio sono amplificati in un’industria dove la competizione è spietata e l’opinione di un singolo streamer o youtuber può cambiare la percezione generale in poche ore. In questo contesto, il prezzo elevato della PS5 è un aggravante piuttosto che la causa principale.
Uno sguardo al futuro
Capcom non sembra intenzionata a fermarsi: l’azienda ha ribadito l’impegno nel supporto post-lancio di Wilds con aggiornamenti, eventi e nuovi contenuti. Tuttavia, la questione dei costi di accesso resta un tema caldo e potrebbe condizionare anche le strategie future della compagnia.
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Nota: questo articolo si basa su dichiarazioni ufficiali, fonti giornalistiche e opinioni pubbliche. I dati sono aggiornati al momento della pubblicazione.
2 Commenti
E non solo le vendite sono in calo, comunque i giocatori anche sono scesi perchè il contenuto non è elevatissimo, quindi i giocatori o aspettano il DLC o semplicemente loggano per l’aggiornamento e si tirano fuori dopo averlo finito. Immagino che insieme a quelli che attendono il DLC ci saran sicuramente persone che aspettano per comprare tutto in una sola volta.
E’ un peccato perchè sembrava promettente…io non lo presi al day1 pensando proprio di aspettare e prenderlo scontato…solo che ora sono fortemente in dubbio se prenderlo o no. Per ora, complice il poco tempo a disposizione, sto farmando male su DF