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American Eagle e Sydney Sweeney: dalla campagna “Has Great Jeans” alla bufera social

Sydney Sweeney per American Eagle, al centro di una bufera mediatica.

La nuova campagna di American Eagle con Sydney Sweeney è diventata virale per le ragioni sbagliate. Un gioco di parole tra “genes” e “jeans” ha scatenato accuse di razzismo e richiami alla supremazia bianca. Ecco come si è sviluppata la vicenda fino alla risposta ufficiale del brand.

Il 23 luglio 2025, American Eagle lancia la sua nuova campagna globale con protagonista Sydney Sweeney, star di “Euphoria” e “The White Lotus”. Lo slogan recita: “Sydney Sweeney Has Great Jeans”, un gioco di parole tra “jeans” e “genes” che, secondo l’azienda, voleva semplicemente celebrare lo stile e la sicurezza nell’indossare i capi del marchio. Ma in pochi giorni, il messaggio è diventato oggetto di un acceso dibattito.

Campagna pubblicitaria American Eagle con Sydney Sweeney
Sydney Sweeney nella campagna “Has Great Jeans” di American Eagle – Fonte: The Hollywood Reporter

Dalla campagna pubblicitaria alla polemica

Il concept creativo prevedeva affissioni spettacolari a Times Square, Las Vegas Sphere e grandi centri urbani, oltre a una massiccia diffusione su social media, Snapchat e Instagram. Le immagini mostravano Sweeney in jeans, accompagnata dal claim “Has Great Jeans” in caratteri maiuscoli.

La scelta delle parole ha rapidamente innescato una tempesta di commenti online. Sulle piattaforme social, diversi utenti hanno sottolineato come il gioco di parole potesse essere interpretato come un riferimento alla “purezza genetica” – concetto storicamente legato a ideologie suprematiste bianche. In particolare, video e post su TikTok e X (ex Twitter) hanno contribuito a far emergere l’associazione negativa, amplificando la controversia.

Scatto promozionale ufficiale di American Eagle con Sydney Sweeney – Fonte: WWD

La reazione politica e mediatica

La vicenda ha oltrepassato le chiacchiere del dibattito pubblicitario, attirando l’attenzione di figure politiche statunitensi. Alcuni commentatori conservatori, tra cui il senatore Ted Cruz e la giornalista Megyn Kelly, hanno minimizzato le accuse, definendole una “esagerazione del politicamente corretto”. Dall’altra parte, esponenti progressisti e attivisti antirazzisti hanno evidenziato la pericolosità di messaggi ambigui in contesti sociali e storici delicati.

La stessa Casa Bianca, tramite la sua direttrice della comunicazione, ha commentato la questione, sottolineando come “questi episodi contribuiscano a un clima tossico in cui simboli e parole vengono sfruttati per normalizzare ideologie estreme”.

Il caso sui social

Sui social media, l’hashtag #HasGreatGenes è rapidamente diventato di tendenza, con migliaia di utenti che ironizzavano sull’episodio, mentre altri denunciavano il messaggio implicito. Alcuni post virali mostravano screenshot della campagna affiancati a meme e immagini storiche per evidenziare il parallelismo con la retorica suprematista.

Manifesto pubblicitario American Eagle con Sydney Sweeney
Manifesto della campagna “Has Great Jeans” esposto negli Stati Uniti – Fonte: TMZ

Il comunicato ufficiale di American Eagle

Di fronte all’intensificarsi della polemica, il 1° agosto 2025 American Eagle ha pubblicato un comunicato ufficiale su Instagram:

‘Sydney Sweeney Has Great Jeans’ è e sarà sempre stato riferito ai jeans. I suoi jeans. La sua storia. Continueremo a celebrare come ognuno indossa i propri jeans AE con fiducia, a modo proprio. I grandi jeans stanno bene a tutti.American Eagle su Instagram

Il brand ha ribadito che lo slogan non aveva alcuna connotazione politica o razziale e che l’intento era esclusivamente promozionale. Tuttavia, la dichiarazione non ha placato del tutto il dibattito, che è proseguito con analisi di marketing e discussioni sul linguaggio pubblicitario.

Il precedente nella comunicazione pubblicitaria

Non è la prima volta che un marchio viene accusato di non aver previsto possibili fraintendimenti culturali o politici. Nel 2018, ad esempio, H&M fu criticata per una felpa con la scritta “Coolest Monkey in the Jungle” indossata da un bambino nero. Episodi simili hanno insegnato alle aziende la necessità di valutare le implicazioni semantiche delle campagne a livello globale.

Cosa succederà ora?

La vicenda American Eagle–Sweeney riporta alla luce quanto oggi sia sottile la linea tra creatività pubblicitaria e rischio reputazionale. In un’epoca in cui ogni messaggio viene analizzato e condiviso in tempo reale, la sensibilità culturale e storica è diventata una componente imprescindibile di qualsiasi strategia di comunicazione.I punti salienti della vicenda:

  • Lancio della campagna “Has Great Jeans” il 23 luglio 2025
  • Accuse di razzismo per il gioco di parole “genes/jeans”
  • Interventi di politici, media e Casa Bianca
  • Risposta ufficiale di American Eagle il 1° agosto 2025

Domande frequenti sulla campagna di American Eagle

  • Quando è uscita la campagna?
    È stata lanciata il 23 luglio 2025.
  • Perché ha suscitato polemiche?
    Per il gioco di parole “Has Great Jeans/Genes”, interpretato da alcuni come un riferimento razziale.
  • Come ha risposto il brand?
    Ha pubblicato un comunicato su Instagram ribadendo l’assenza di riferimenti politici o razziali.

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Nota: questo articolo è stato redatto utilizzando fonti pubblicamente accessibili, dichiarazioni ufficiali e opinioni condivise in rete. I dati riflettono le informazioni disponibili al momento della pubblicazione.

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