Wargaming, celebre per titoli come World of Tanks e World of Warships, ha annunciato la chiusura definitiva di Steel Hunters, lo sparatutto free-to-play con mech lanciato il 2 aprile 2025. Il titolo, inizialmente accolto con curiosità, verrà chiuso a soli tre mesi dal debutto.

Tempistiche e motivazioni della chiusura
Nonostante un reveal appariscente ai The Game Awards 2024, il gioco ha faticato fin da subito a trovare un pubblico stabile. I numeri su Steam sono crollati rapidamente: da oltre 4.000 giocatori contemporanei nei primi giorni, si è passati a poche decine, con un evidente calo di interesse.
Wargaming ha ammesso che “continuare lo sviluppo non è sostenibile”, confermando lo spegnimento dei server per l’8 ottobre 2025. Fino ad allora il gioco resterà attivo, con alcune modifiche speciali per i giocatori.

Cosa succede ora?
- Tutti i mech (“Hunters”) saranno disponibili gratuitamente per tutti i giocatori.
- Saranno abilitate partite personalizzate per consentire tornei e community event.
- È previsto un torneo d’addio ufficiale, con dettagli pubblicati su Discord.
Il destino comune dei live service?
La chiusura lampo di Steel Hunters dimostra un trend preoccupante e che ormai vediamo fin troppo spesso. Solo negli ultimi mesi abbiamo assistito allo spegnimento di altri giochi live service lanciati in pompa magna ma incapaci di mantenere un’utenza attiva. Il pubblico sembra sempre più restio a investire tempo (e denaro) in esperienze percepite come effimere, anche se siamo ben distanti dai disastri in stile Concord.
Wargaming può contare su franchise solidi, ma questo passo falso lancia un segnale chiaro: il mercato non perdona l’incertezza, soprattutto se accompagnata da un gameplay poco rifinito.

Le reazioni della community
Sulle community ufficiali e su Reddit, le reazioni non sono state tenere. Alcuni utenti hanno commentato l’intera operazione come “un progetto mal comunicato e mal rifinito fin dall’inizio”.
Altri Redditor hanno definito il gameplay “poco ispirato” e “un mix incerto tra titoli ben più riusciti come MechWarrior e Hawken”. Il malcontento generale conferma che la formula live service richiede molto più che una bella presentazione.
Considerazioni finali
La chiusura di Steel Hunters è davvero un’occasione mancata, ma anche una lezione per tutti: non basta lanciare un gioco online e aspettarsi che la community faccia il resto. Serve contenuto, identità, supporto costante. E soprattutto, serve tempo, cosa che Wargaming stavolta non ha voluto o potuto concedere.
Hai provato Steel Hunters? Cosa ne pensi della sua chiusura? Scrivilo nei commenti qui sotto.
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